Per approfondire il tema del diritto alla iscrizione anagrafica ecco una nota più approfondita.

Cos’è l’iscrizione anagrafica?

L’iscrizione anagrafica è un diritto che deve essere riconosciuto dal Comune in cui si ha la residenza o il domicilio.

Cosa vuol dire “residenza”?

Residenza è il luogo in cui si dimora stabilmente, è il centro delle relazioni della persona.

Chi è privo di dimora ma vive stabilmente in un Comune è definito “senza tetto”.

Cosa vuol dire “domicilio”?

Domicilio è la sede principale dei propri affari ed interessi, è un concetto economico ed organizzativo.

Chi è privo di stabile dimora in un Comune è definito “senza fissa dimora”.

Chi non ha un indirizzo e vive in strada può iscriversi all’anagrafe di un Comune?

Sì, in questo caso il legame con il Comune è il domicilio, secondo una nozione ampia ed adeguata: domicilio è in questo caso il luogo in cu la persona in cui si reca con frequenza per lavarsi, per mangiare, per dormire, per presentare i propri bisogni primari. Potrà quindi essere un’associazione di volontariato che abbia acconsentito alla domiciliazione oppure un indirizzo di fantasia che l’Ufficio Anagrafe adotta per iscrivere ai propri registri persone prive di dimora abituale ma in qualche modo inserite in percorsi di inclusione.

In assoluto difetto di domicilio, l’iscrizione anagrafica compete al Comune in cui la persona è nata.

Come comportarsi quando si va all’Ufficio dell’ Anagrafe?

Per ottenere l’iscrizione anagrafica, la persona deve dichiarare all’Ufficio Anagrafe  di avere domicilio nel Comune e quindi dare informazioni e riscontri circa questo dato di fatto. Possono essere utili: l’ iscrizione al Centro per l’Impiego, la dichiarazione dell’Associazione di riferimento, il referto di una visita medica  etc-.

L’interessato esercita un diritto riconosciuto dalla legge, non una richiesta. L’Ufficiale dell’Anagrafe deve applicare la legge, non concede nulla, e non esercita un potere discrezionale.

Di fronte ad un diniego, o ad una cancellazione dell’iscrizione anagrafica, si deve chiedere aiuto a soggetti qualificati che verifichino la legittimità della condotta dell’Ufficiale dell’Anagrafe.

Infatti, quando non si è iscritti alla anagrafe del Comune non si ha accesso a servizi essenziali, quali l’assistenza sociale, la scuola pubblica, sussidi e supporti economici. D’altro canto la cancellazione dall’anagrafe del Comune della residenza anagrafica può avere per la persona gravi conseguenze.

Ad esempio l’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione richiede una residenza anagrafica decennale continua. Con la cancellazione, si ricomincia il computo.

La residenza anagrafica decennale è requisito anche per la pensione sociale o per l’assegno sociale; due anni di residenza anagrafica continui occorrono per il reddito di cittadinanza.

L’iscrizione anagrafica ha uguali condizioni per cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari?

No, di seguito le differenze più importanti:

  • CITTADINI EXTRA UE

Entro 60 gg dalla scadenza del permesso di soggiorno va rinnovata anche la    dichiarazione di dimora abituale, a pena di cancellazione.

Per i cittadini extra Ue non è richiesta l’iscrizione anagrafica, neppure ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno: basta che dimostrino la disponibilità di un alloggio (a differenza di quanto è previsto per i cittadini UE).

Va bene un alloggio in ospitalità, o in comodato, a tempo determinato o indeterminato: va dichiarato in Questura. La legge non richiede la dichiarazione di consenso del proprietario e l’anagrafe non può respingere una domanda che ne sia priva.

  • CITTADINI UE

Lo status di cittadini comunitari si estende anche ai familiari extracomunitari di cittadini comunitari.

L’iscrizione anagrafica è contestuale alla verifica dei requisiti per il diritto di soggiorno oltre tre mesi (requisiti: fonti di sostentamento, copertura assicurativa sanitaria nel territorio italiano, privata o pubblica volontaria (quella pubblica deriva da regolare attività lavorativa), dimora abituale. Questo vale per i cittadini UE, anche familiari di cittadino italiano,

Esempi di alloggio precario e relativi esiti anagrafici

  • Occupazione abusiva =/ No all’iscrizione all’ anagrafe della pop. residente ma a quella dei senza fissa dimora
  • Roulotte =/ Sì all’iscrizione anagrafica della pop. residente
  • Case abusive =/ No all’iscrizione anagrafica della pop. residente se c’è ordine di demolizione con iscrizione al registro dei senza fissa dimora
  • Case con carenze igieniche =/ L’iscrizione anagrafica pop. residente non è condizionata alla verifica dei requisiti igienici. Tuttavia, se per le condizioni dell’alloggio fosse negata l’abitabilità allora si ricorre all’iscrizione all’anagrafe dei senza fissa dimora in Grotte =/ Sì all’iscrizione anagrafica pop. residente