RESTORING FAMILY LINKS

Anna Minotto

Referente RFL

Restoring Family Links

Ogni anno migliaia di famiglie vengono separate a causa di conflitti armati, situazioni di violenza, disastri, migrazioni o altre circostanze che richiedono una risposta umanitaria. La Croce Rossa Italiana e le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, insieme al Comitato Internazionale di Croce Rossa, operano in tutto il mondo per rintracciare i familiari e ristabilire il legame con i loro cari. Questo impegno si traduce nella ricerca dei congiunti scomparsi, nel ristabilimento e mantenimento dei loro contatti, nel supporto alla riunificazione e nel tentativo di chiarire la sorte dei dispersi, anche attraverso attività volte a facilitare l’identificazione dei corpi senza nome.

Le nostre attività

Nel rispetto del suo mandato umanitario, la Croce Rossa Italiana si attiva per:

  • Prevenire le separazioni familiari attraverso informativa e assistenza a persone migranti appena giunte in Italia, presso porti di sbarco e nelle zone di transito
  • Mantenere i legami familiari tramite la consegna di Messaggi di Croce Rossa e Safe&Well in Italia e all’estero. In contesti che lo consentono, il servizio RFL offre la possibilità di ricaricare il cellulare e utilizzare la connessione internet
  • Ristabilire i legami familiari attraverso la ricerca di familiari di cui si sono perse le tracce, avvalendosi della rete RFL in Italia e all’estero
  • Chiarire la sorte delle persone disperse attraverso azioni intraprese in collaborazione con le autorità e volte a facilitare le procedure di identificazione delle salme, in particolare in contesti di emergenza e migrazione. Supportare la riunificazione delle famiglie. Il servizio RFL offre assistenza alle famiglie nel Paese di origine e in Italia, attraverso la trasmissione di documentazione ed il dialogo con le autorità coinvolte nella procedura di ricongiungimento

Inoltre la Croce Rossa Italiana:

  • Trasmette attestati di prigionia rilasciati dal Comitato Internazionale di Croce Rossa
  • Trasmette Documenti di Viaggio rilasciati dal Comitato Internazionale di Croce Rossa per richiedenti asilo, rifugiati, migranti in situazione di particolare vulnerabilità, sfollati, apolidi
  • Facilita la trasmissione di effetti personali di familiari scomparsi nel contesto delle guerre mondiali grazie ai contatti e alla collaborazione con archivi storici in Italia e all’estero

Ricerca di persona migrante in Europa: Trace the Face

Per la ricerca di familiari in Europa e nel caso di contatti interrotti con i propri congiunti durante il percorso migratorio verso l’Europa, è possibile consultare il sito web Trace the Face al link www.tracetheface.org. Il sito contiene le foto di familiari alla ricerca dei loro cari. Coloro che desiderano rintracciare i loro congiunti possono farlo attraverso la pubblicazione delle loro foto online o su poster della Croce Rossa diffusi pubblicamente. Il familiare scomparso che visualizza la foto potrà contattarci e ristabilire il legame con il parente che lo sta cercando.

Procedure e contatti

  • Il richiedente che vive in Italia può contattarci via mail all’indirizzo tracing@cri.it o telefonare al numero di pubblica utilità 1520
  • Il richiedente che si trova all’estero deve contattare il Servizio Restoring Family Links (RFL) nel paese in cui si trova. Recapiti e maggiori informazioni sono disponibili sul sito https://familylinks.icrc.org/en/Pages/home.aspx. Se la persona dispersa si trova in Italia, la Croce Rossa Italiana riceverà tutte le informazioni utili ad avviare la ricerca in Italia.

La storia di Mariam e K.

Ogni anno migliaia di famiglie vengono separate a causa di conflitti armati, situazioni di violenza, disastri, migrazioni o altre circostanze che richiedono una risposta umanitaria.

La Croce Rossa Italiana e le altre società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, insieme al Comitato Internazionale di Croce Rossa, operano in tutto il mondo per rintracciare i familiari e ristabilire i legami con i loro cari.

Questa è la storia della mamma Mariam e di K. che si sono riabbracciate finalmente il 23 gennaio 2024 dopo quasi 8 anni.

La bimba si trovava nel Paese d’origine il Mali, accudita dalla zia di Mariam e non aveva mai conosciuto personalmente il fratellino.

Si è trattato di un caso molto complesso di supporto alla riunificazione familiare,  che abbiamo seguito dal 2021 in collaborazione con la Prefettura di Vicenza e la cooperativa il Sestante.

Il caso è stato preso in carico dalle operatrici RFL del Comitato di Vicenza, e coordinato a livello regionale, nazionale e successivamente dal CICR e dalla consorella in Mali.

Mariam è seguita in maniera costante e con un approccio olistico tenendo conto dei vari e molteplici bisogni emergenti e con un supporto psicologico continuativo.

Dopo complesse trattative con il Paese d’origine, siamo riuscite a riunificare il nucleo familiare, e la bambina è stata accompagnata a Venezia da una delegata del Comitato Internazionale di Croce Rossa, dove la mamma Mariam e il fratellino l’hanno accolta amorevolmente.